Cisti mediastinica in un gatto

27/07/2021

Micia è una gattona di 19 anni, portati benissimo, che da alcuni giorni manifestava letargia e anoressia; la frequenza respiratoria era normale anche se a volte emetteva suoni gutturali come da un fastidio alla trachea.

Gli esami ematochimici erano praticamente perfetti così come la tiroxina (T4, ormone tiroideo); le brutte sorprese arrivavano però con la radiografia che evidenziava la presenza di una massa mediastinica craniale.
Il mediastino è una cavità all’interno del torace che si estende dall’apertura toracica fino al diaframma. È diviso in tre zone/aree: craniale (craniale/anteriore al cuore), centrale (include il cuore) e caudale, quindi viene delimitato dalla prima costa, dal diaframma, dallo sterno, dalle vertebre e dalle pleure polmonari. Racchiude cuore, trachea, i grandi vasi sanguini, l’esofago, i linfonodi, i nervi (frenico e vago), il dotto toracico e il timo. Normalmente, solo il cuore, la trachea, vena cava caudale, l’aorta ed occasionalmente l’esofago si osservano nella RX.

Le masse mediastiniche (come le masse in genere) portano sempre a pensare ai tumori, e in particolare ad un linfoma o ad un più raro timoma (tumore epiteliale del timo): in entrambi i casi la prognosi sarebbe stata povera o infausta.
A questo punto o si accettava la diagnosi differenziale più probabile e non restava che procedere con trattamenti palliativi fin che possibile, oppure si approfondiva con una TAC e attraverso la citologia si indagava la natura di quella massa.
È stata fatta la TAC e …sorpresa, da quella massa hanno aspirato 20 ml di liquido trasparente all’apparenza acquoso che la citologia ha confermato come compatibile con una lesione cistica.

Dopo l’aspirazione del liquido Micia ha ricominciato a mangiare e a comportarsi normalmente.

Nel gatto sono riportati pochi casi di ciste mediastinica, che per lo più si evidenziano casualmente nel corso di indagini diagnostiche con altri obiettivi. Radiologicamente si presenta come una opacità in posizione craniale rispetto al cuore che viene meglio evidenziata attraverso la TAC in cui si apprezzano i contorni definiti e lo scarso assorbimento del contrasto; il liquido aspirato, chiaro e incolore ha basso peso specifico (in questo caso 1006), scarsa cellularità (20 cell/ul), e basso contenuto di proteine (2 g/dl).
Si tratta di formazioni benigne che però possono provocare danni o fastidio da compressione (in questo caso alla trachea); possono andare incontro a recidive per cui il gatto deve essere monitorato, ma non è raccomandata la resezione chirurgica. La prognosi è favorevole.

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