30/08/2020
Il vostro lavoro è grande: non ho idea di quante migliaia di gattini ogni anno vengono salvati e dati in adozione, ma sono davvero tanti. Da sole, appoggiandosi ad una associazione o ad un rifugio, vi prendete cura di questi cuccioli e poi, quando finalmente arriva un’adozione, ciao …e so quanto sia difficile separarsi da questi mostriciattoli dopo che te li sei tenuti in casa per settimane o mesi.
So anche quanto sia brutto, quanto si stia male, quando qualcuno non ce la fa; quando quel gattino che fino a due giorni prima saltava come un grillo comincia ad essere mogio, a non mangiare …e in pochi giorni se ne va.
Succede… i cuccioli hanno naturalmente un alto tasso di mortalità, un’infezione o un’infestazione parassitaria di poco conto in un adulto può essere letale in un piccolo: e non sempre c’è la possibilità di ricoveralo nella clinica d’eccellenza.
A volte però, non si tratta di fatalità ma di errori di gestione e mi riferisco alle mancate vaccinazioni.
Qualche settimana fa hanno trovato una gattina e l’ho presa (indossando i guanti), messa in una gabbia ben pulita e sicura e il giorno dopo l’ho portata a fare un test parvo e un emocromo. Il test parvo era negativo, ma aveva una bella infezione. Niente di grave, tanto che è nettamente migliorata dopo pochi giorni di antibiotico. Non è stata vaccinata subito perché 45.000 bianchi non sono pochi …e vabbè che sui cuccioli a rischio si vaccina anche se non in perfette condizioni …ma con buon senso.
Poi, tramite una conoscente, si trova uno stallo: persona fidata ok, ma: “scusa, gli altri gattini che hanno, sono vaccinati?”
” …No”
“Beh, allora tanto vale che resti da me: avrò di tutto ma sono almeno dieci anni che non vedo un parvo”.
Nanetta aveva solo il primo vaccino, fatto una settimana prima e quindi la copertura non si poteva considerare completa.
Supponiamo che fosse un gattino appena arrivato, in condizioni cliniche buone e che avessi trovato subito lo stallo. Lo porto a questa stallatrice e dopo poco comincia a stare male; tempo qualche giorno, e, di sicuro, cominciano a stare male anche gli altri due che aveva. Si scopre che è panleucopenia, su tre ne muoiono due (la mortalità è quella) e il terzo ce la fa. Magari lo danno in adozione ad una persona che ha un gatto non vaccinato (tanto vive in appartamento, che problema c’è?) e dopo un po’ il gatto di casa comincia anche lui a stare male e muore. Solo il piccolo sta benissimo …ma si è fatto un disastro del tutto evitabile.
Il gattino che aveva la panleucopenia in incubazione muore e su quello non ci sarebbe stato nulla da fare. Muore anche uno dei due gattini che aveva la stallatrice e il sopravvissuto, dato in adozione, finisce per uccidere il gatto di casa dell’adottante. Due morti evitabili e l’adottante che maledirà il giorno in cui per fare una buona azione si è trovata a seppellire il proprio amato gattone.
Se...
Su questo sito scriviamo anche di malattie poco comuni, di storie cliniche con un qualche interesse sul piano medico/scientifico ma non vogliamo, non possiamo dimenticare la strage che ogni anno avviene nei rifugi a causa della panleucopenia. Stragi che hanno un unico colpevole, e si chiama FPV, Feline Panleukopenia Virus …non FIV o FeLV, proprio e solo FPV.
Questo virus, specie sui cuccioli ha un tasso di mortalità che arriva al 60-70%; è estremamente contagioso, si può trasportare con scarpe e vestiti, può resistere nell’ambiente fino ad un anno e si inattiva solo con candeggina concentrata e pochi altri disinfettanti particolari.
C’è però un vaccino molto efficace, che si può usare anche su gattini di 6 settimane (quindi appena svezzati) …ma allora perché non usarlo? Non volete/potete portare ogni gattino dal veterinario? Fatevi prescrivere i vaccini e somministrateli voi (solo i vaccini per la rabbia e altri di interesse zoonotico devono essere obbligatoriamente somministrati dal veterinario): costano 6-7 euro a vaccino, l’equivalente di 4-5 bustine sfiziose.
Non la faccio lunga sugli aspetti “scientifici” che sono trattati in altre parti del sito. Ma un appello sì: VACCINATE i cuccioli che avete in stallo, che avete in rifugio, che trovate o che vi portano. Vaccinateli come prima cosa, poi fate la profilassi antiparassitaria e portateli dal veterinario (è sempre bene farlo…) …ma la prima cosa da fare, indispensabile, è il vaccino.
Fatelo per i gattini e fatelo per voi stessi perché so cosa significa e quanto si sta male quando li si vede morire.
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